Definizione di omosessualità
Nelle parole dell’American Psychological Association, “l’orientamento sessuale si riferisce a un modello stabile di attrazione emotiva, romantica e/o sessuale verso gli uomini, le donne, o entrambi i sessi”.
per cui l’orientamento sessuale è un orientamento verso un sesso (maschile, femminile o entrambi), inteso in termini di attrazione emotiva, romantica e/o sessuale. Quindi, una persona omosessuale è attratta affettivamente, romanticamente e sessualmente da un individuo dello stesso sesso.
Oltre a ciò, il confine fra eterosessualità ed omosessualità non è affatto netto: vaste aree del comportamento umano sfuggono a una definizione chiara.
“Molte persone che si sentono attratte da membri del loro stesso sesso si cimentano nn senza ansia nel cosiddetto coming out ad un certo punto della loro vita. Generalmente, il coming out viene descritto in tre fasi. La prima fase è quella del “conoscere se stessi”, e della realizzazione o decisione di emergere come una persona aperta a relazioni con persone dello stesso sesso. Ciò si chiama “coming out interno”. La seconda fase consiste nel confessare alla famiglia, gli amici e/o i colleghi, la realtà sulla propria sessualità. tempi e modi sono molto personali e variano da individuo a individuo. La terza fase è rappresentata, più generalmente, dal vivere apertamente la propria condizione, come una “persona LGBT” (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender).
LA FORMAZIONE DELL’IDENTITÀ SESSUALE
L’identità di genere è la consapevolezza di essere maschio o femmina o ambivalente. Quando si avverte una costante consapevolezza di appartenere ad uno specifico genere sessuale, per cui si può affermare “Io sono maschio”, oppure “Io sono femmina”, noi diciamo che la sua identità sessuale è chiaramente ben definita e interiorizzata. Al contrario quando la consapevolezza manca e si è in preda alla confusione, si puà affermare che non c’ è una chiara identità sessuale.
ll termine disturbo d’identità di genere (DIG) denota, in generale, una forte discrepanza tra identità di genere e sesso biologico ed è caratterizzato da:
- intensi e persistenti sentimenti di malessere per il proprio sesso biologico (la persona non si riconosce nel proprio corpo);
- intensa e persistente identificazione con il sesso opposto che si manifesta anche attraverso il desiderio di possedere il corpo dell’altro sesso;
- il desiderio di essere considerato dagli altri come un membro dell’altro sesso.
Il DIG non va visto come una forma di omosessualità;u na persona omosessuale non ha, infatti, la convinzione né il desiderio di appartenere al sesso opposto, ma possiede invece un’identità di genere congruente con il sesso biologico di appartenenza.
E’ importante anche differenziare il DIG dal travestitismo, dove prevale la tendenza ad apparire come appartenente all’altro sesso, ma dove manca l’ identificazione con l’altro sesso.
il ruolo della biologia
Sappiamo però che gli ormoni sono coinvolti nella formazione della nostra sessualità e che sono solo dei messaggeri. E, come tutti i messaggeri, hanno un compito ingrato che può fallire oppure no: il messaggio può non essere sufficiente e chiaro già in partenza; può non arrivare in tempo; può non essere compreso in uno o più organi ed apparati; può, pur essendo stato accettato, non essere decifrato ed messo in praticacorrettamente.
Ciò implica che alcuni organi possono indirizzarsi in maniera adeguata con il messaggio, mentre altri possono, per motivi vari, non farlo. Si possono avere allora degli organi genitali maschili in un cervello femminile o, al contrario, un cervello maschile in un corpo femminile.
il ruolo dell’ educazione, si può facilitare una corretta identità sessuale:
- favorendo la formazione dell’identità e del ruolo di genere sottolineando e valorizzando le caratteristiche specifiche di ogni genere.
- Stimolando attività, interessi e comportamenti caratteristici di entrambe i sessi.
- Effettuando percorsi educativi per maschietti e femminucce differenziati in alcuni settori
caratteristici.
- Evitando allo stesso modo un’eccessiva separazione tra i due sessi.
- non favorendo la conflittualità tra i genitori
La pratica di una tecnica di rilassamento come l’ipnosi, può servire a ridurre i disagi interiori e quelli sperimentati nella vita quotidiana delle persone omosessuali, a contatto con l’omofobia esterna (i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti di gay e lesbiche diffusi nella società e nelle istituzioni) e l’omofobia interiorizzata (i preconcetti omofobi degli omosessuali stessi).
Questo tipo di pratica aiuta a favorire una certa elasticità di pensiero che consente a maturare nel tempo una maggiore consapevolezza di se, delle proprie emozioni e sopratutto delle proprie risorse e potenzialità.
Non si tratta di curare una patologia, ma di favorire un cambiamento di prospettiva, una modalità di guardare il mondo, dove i problemi, vengono visti e accolti in modo distaccato e propositivo; in questo modo di potranno gestire situazioni di disagio con maggiore flessibilità, fare scelte più adeguate e migliorare l’autostima.