Voglio essere felice Milano è una frase ricorrente che spesso pronunciamo o sentiamo pronunciare dagli altri.
spesso colleghiamo il Voglio essere felice Milano, al possesso di determinate cose: dagli oggetti o addirittura alle relazioni che si fanno specchio della nostra autorealizzazione.
ma sarà davvero cosi? sarà davvero che il possesso è l’unica strada verso la felicità?
in parte ciò è vero; non siamo isole, quindi in qualche modo la nostra condizione e la nostra felicità, sono condizionate da ciò che ci circonda. forme di isolamento totale o di ascetismo totale, nn direi che garantiscono una matematica felicità.
forse possiamo arrivare a dire Voglio essere felice Milano e possiamo essere poi effettivamente felici, se riusciamo a maturare la giusta prospettiva e il giusto occhio che ci consente di vedere meglio ciò che abbiamo sotto mano, e a cui non sempre diamo il giusto peso.
forse è una tutta una questione di occhio più che di possesso…
proviamo a passeggiare per un prato, proviamo ad allenare occhio e orecchio all’apprezzare meglio quello che abbiamo li alla portata: un fiore, un frutto, un sorriso, un profumo, e forse ci renderemo conto che la felicità si forse è possesso, ma di qualcosa di naturale, umano e bello, che possediamo già dentro di noi, e che con ciò che ci circonda, prende maggiormente forma.